Rome - Contact & order: Geograph.Issues@gmail.com

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mercoledì 30 maggio 2012

review from komakino zine





Mi capita sempre più spesso di uscire dai negozi di dischi a mani vuote. Per poi sentirmi un po’ come un taccheggiatore al contrario, con le mani in tasca, le buste dello shopping vuote ed il desiderio di allontanarmi il prima possible dal luogo del non-delitto. Mi sa che è pure un po’ come fare cilecca. Tutta  quell’aspettativa e alla fine niente. 
Ma proprio quando meno me l’aspetto, l’altra sera trovo ad un concerto il buon Antonio “Grip Casino” al banchetto della sua etichetta, la Geograph Records. Dopo aver amabilmente chiacchierato del più e del meno mi sono ritrovato ad armeggiare con questa tape, l’ho comprata ed ora non ascolto altro da una decina di giorni a questa parte.
La tape in questione è l’esordio di Eva Won, già batterista con Bobsleigh Babyed ora alle prese con la sei corde a sciorinare melodie da camera da letto in bassa fedeltà. Le dodici tracce in questione scorrono via che è un piacere tra suggestioni dreamy, malinconiche regressioni ‘90s, pop eclettico  minimale e sperimentale.
Per esempio See you in the Sun è come luce mattutina che filtra pigramente tra le tapparelle, mentre la voce di Eva emerge da un gomitolo di noise, si raddoppia e poi cade in picchiata. Water è un vero e proprio gioello dream pop che affoga in un mare di riverbero e che ha il fascino mellifluo di quella musica che ogni tanto ci arriva casualmente  da altre stanze: sfocata ed inafferrabile. Mentre Caldo è bucolica poetica sghemba in italiano, invece When you Snore alza la pressione grazie ad una batteria in quattro quarti.
City Garden chiude il sipario con grazia folk, malinconia in slow motion e spleen domenicale. 
Amore sotto forma di canzoni marchiate da una voce fuori dal comune”: così in casa Geograph salutano orgogliosamente questo piccolo grande disco. Non capita spesso, ma è sempre emozionante poter assistere alla nascita di una stella.

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It happens more and more often to get out of a record stores empty-handed. And with that feeling of being a bit like a shoplifter on reverse, hands in pocket, empty shopping bags, and the only desire to get away as soon as possible from that non-crime scene. I guess it's a bit like when you can't get it up. All that expectation, and nothing at the end of it. 
But, when you least expect it, some night ago I meet in a gig our good friend Antonio “Grip Casino” standing at the banquet of his label,  Geograph Records. After having chatted amiably, I found myself fiddling with this tape, I bought it and now I do not hear much else since ten days so far.
The tape is the debut of Eva Won, former drummer with Bobsleigh Baby, and now grappling with the six strings, rattling off melodies, from the bedroom of low fidelity. The twelve tracks in question are pure pleasure, blending suggestive dream pop, melancholic regressions '90s, experimental and minimal eclectic pop.
For example, See you in the Sun is like the morning light that filters lazily between the shutters, while Eva's voice emerges from a ball of noise, it doubles and then plummets. Water is a real dream pop jewel, drowning in a sea of ​​reverb and which has the charm of that mellifluous kind of music that sometimes we get randomly from other rooms: fuzzy and elusive. While Caldo is skewed bucolic poetry in Italian, yet, in When you Snore the pressure rises up due to 4/4 drumming.
"Love in the form of songs marked by a voice out of the ordinary" is how the house Geograph proudly salutes this great little disc. It does not happen often, but it's always exciting to witness the birth of a star.


 by michael inch

venerdì 25 maggio 2012

review from nerdsattack

EVA WON [Eva Won-Geograph Records 2012]

May 25th, 2012 | By NerdsAttack.net |
“Recorded by Eva Won in her bedroom except for…”. Dunque siamo dinnanzi ad una nostrana bedroom songwriter ammantata da un velo di mistero, camminando silenziosamente tra le pieghe (lunghe meno di mezz’ora) di un album sospeso, straniante, scarno, essenziale, esistenziale, che si avvale della collaborazione di un “giro” di validissimi musicisti della capitale che orbitano spesso, rimbalzando, tra le “avanguardie” di locali-spazi vitali come Fanfulla 101 e Dal Verme (Manuel Cascone - Cascao & Lady Maru, Nastro… -, Trapcoustic, Grip Casino, Edoardo Calcutta). Eva Won è novella Alice in un paese delle non meraviglie, spaesata e stralunata, a ricamare spiragli e sussurri, respiri e armonie a luce fioca, folk(sad)core che penetra in una giornata di non sole, mentre l’anima si fa pulsante tra non colori e litanie filtrate cantate per metà in inglese e per metà in italiano. Ventisetteminuti di sorprese e istinti non comuni. Per questo non per tutti. [****]
Emanuele Tamagnini

venerdì 18 maggio 2012

Eva Won - 1st review


EVA WON

Eva Won
(Geograph) 2012
experimental folk lo-fi
Ritroviamo con grande piacere una nuova uscita della Geograph, una delle realtà indie più interessanti e coraggiose esistenti oggi in Italia. Per la verità, avevamo lasciato la piccola etichetta gestita da Grip Casino, con la complicità della Alpacha Distro, con il non esaltante disco di Harmony Molina che fino ad ora può ritenersi l'unica loro ciambella uscita senza buco.

Eva Won è una folksinger che in realtà suona la batteria in un gruppo di tutt'altro genere, i Bobsleigh Baby, che hanno inciso un disco un paio d'anni fa per la Jeet Kune e che hanno partecipato alla storica compilation-manifesto della Borgata Boredom, in cui venivano presentate alcune delle novità salienti dell'underground romano. La stessa Eva suona anche in un'altra band, le Catering, che immagino essere tutta al femminile ma che onestamente non ho mai inteso di persona.

Se questo mini-Lp fosse uscito negli Stati Uniti probabilmente in parecchi avrebbero gridato a un piccolo miracolo. Si tratta infatti di un disco molto bello ed emozionante, nel quale non viene lesinata neanche una buona dose di creatività seppur le influenze musicali siano tutte ben codificate ed individuabili.
Il potenziale singolo di successo potrebbe essere la filastrocca alla Juliana Hatfield dei tempi d'oro (ma ridotta all'osso) di "When You Snore", ma già "Do You Remember" e "City Garden" si ispirano allo stile sghembo, umile e dimesso delle UT e delle Raincoats, dove accorte dissonanze elettroniche e drum machine (usate con molta discrezione e parsimonia) fanno però la differenza, distaccandole allo stesso tempo da quegli stessi modelli.

"See You In The Sun" rappresenta pure una bella sorpresa, con il suo refrainelettronico alla Spacemen 3 posto all'inizio, mentre la spettrale "Water" si situa in un limbo tra Cynthia Dall e Smog. Se "Father Williams" fosse un attimo più arrangiata e utilizzasse degli effetti psichedelici potrebbe essere di Azalia Snail. Non manca neanche un timido accenno di post-rock e "shoegaze" (termine, qui, da intendersi comunque in senso molto lato) come in "37" e in "Tangerine Love", che richiamano alcune cose di Jessica Bailiff di qualche anno fa.
Come si confà a questo tipo di operazioni, non può mancare il consueto episodio di folk deviante ("A"), ma l'altra novità saliente è rappresentata da "My Bunny Lies Over The Ocean", un eccellente rifacimento di un traditional scozzese che è stato registrato tutto in sordina (con voci gracchianti come se provenissero da un grammofono), un po' come accadeva nei primi dischi dei Pearls Before Swine.

Eva Won dimostra di avere anche discrete doti canore, ma ciò che più colpisce è l'ampio spettro di influenze, tutte ben amalgamate. In poche parole, lei ha saputo racchiudere tutto (o in parte) il suo zibaldone di conoscenze musicali in un corpusunico della durata di mezz'ora scarsa. Non è cosa da poco. Poi, come suggeriscono le note di copertina, tutto il disco è stato ispirato dall'amore per la natura, per gli animali e per la musica. Anche se un po' "freak" come attitudine, che volete di più? Il miglior disco della Geograph prodotto fino ad ora - e già mio candidato per la top ten di fine anno.




martedì 1 maggio 2012

Eva Won Album is Out


  1. Do you remember (add guitar and theremin by Luca Tanzini)
     2.   See you in the sun
     3.   Water
     4.   When you snore (feat. Fabbi Oskar)
     5.   City garden (bedroom  take)
     6.   37
     7.   Caldo (add guitars by Grip Casino)
     8.   Father Williams (lyrics extracted from Alice Underground
     9.   Tangerine love (guitar by Edroado Calcutta)
    10 A. (lyrics by Trapcoustic)
    11My bunny lies over the ocean (traditional Scottish song)
    12  .City garden (radio edit)

Music, lyrics, vocals, electric guitar, bass, keyboard & piano  by Eva Won

Recorded by Eva won in her room except for
1 at Practice room - Forte Fanfulla. 4 in San Vito (CH) by Fabbi Oskar. 11 Circolo Lettori/Alpacha - Forte Fanfulla by Manuel Cascone
Vocals in 2, 7, 10, 12 in her room and at Dal Verme by Manuel Cascone

Arranged and edited by Eva Won & Manuel Cascone (2, 7, 10, 11,12)
Edroado Calcutta (6, 9), Fabbi Oskar (4)
Mixed by Eva Won, Manuel Cascone & Grip Casino

Design by Simon Sto & Re delle Aringhe
Cover Art by Emanuela Garcia & Eva Won
Dedicated to the memory of Vinz Amato
Geograph Rec. 2012

Artist: Eva Won

Album title: S/t

Label: Geograph records 004

Lenght: 27' 15''

May 4th Friday at Alpacha Distro


E' finalmente arrivato un giorno molto importante per la musica indipendente a Roma.

Questo venerdì sarà disponibile nei negozi il primo disco di Eva Won.

L'etichetta Geograph ed Alpacha shopping sono orgogliosi di presentare il lavoro solista di un'altro esponente di spicco della scena cittadina.
Già nelle Catering ed attualmente impegnata dietro ai tamburi degli sfavillanti Bobsleigh Baby, Alessandra porta alle stampe un disco fatto di canzoni ed emozioni molto personali.

Amore sotto forma di canzoni marchiate da una voce fuori dal comune.

Nel pomeriggio del 4 Maggio nel negozietto le ascoltermo insieme a lei, e non ne rimarremo certo delusi.