Non sono poetico cantautore
La seconda fatica di Gun Kawamura venerdì 29 Novembre al Forte Fanfulla
Chi lo ha incontrato per le strade del Pigneto in questi anni lo riconosce e ne apprezza l'originalità, chi pensa di non averlo mai visto è un cattivo osservatore. Un artista Gun Kawamura, la cui sensibilità, umorismo e cura per le cose più semplici lasciano senza fiato, un gentleman in frangetta che poco o nulla detiene o brama e sfugge a qualsivoglia definizione; la sua musica ne riflette il carattere profondo, ironico, giocoso, onirico e allo stesso tempo consapevole. La sua gentilezza spiazza, la sua memoria santifica. Il nuovo album Yaizooma, undici brani scelti con fatica tra le sue composizioni, verrà presentato il 29 Novembre al Forte Fanfulla. In quest'ultimo album Gun riesce a dare carattere ad ogni canzone spaziando su temi diversi e osando nuovi accostamenti: le canzoni parlano della sua infanzia, della natura dei piccoli insetti, di ritratti e quadri, di erotismo e molto altro. Il tutto sempre con spontaneità e coraggio.
Iniziamo dal titolo...
Volevo mettere insieme due cose diverse per far nascere qualcosa di nuovo. Yaizooma è una fusione tra il nome della città in cui sono nato in Giappone (N.d.R. Yaizu) e Roma.
Suoni tutti gli strumenti come nell'album precedente?
Sì, ma per favore non mi parlare di tecnica, io voglio essere apprezzato come compositore contemporaneo, la tecnica non sta al primo posto. All'inizio volevo fare uscire un doppio album ma poi ho pensato di limitarmi a undici brani perché sono già parecchio densi.
C'è una tematica dominante tra loro?
Non penso ci sia, ogni canzone ha un carattere diverso. Presto uscirà il singolo I'm just an option, il video sarà diretto da Jodi McNamara. Questa canzone ad esempio è contro il protagonismo, contro io-ismo: noi siamo un option della natura, tu sei parte di natura, tu sei uguale terra, acqua, cavallo, zanzare, cipolle, siamo uguali, dobbiamo rispettare, semplicemente questo.
Rispetto al primo album pensi che quest'ultimo sia di continuità per temi e stile o che sia diverso?
No, sono due album diversi, io voglio sempre andare avanti.
Che ne pensi della musica indipendente di oggi nel panorama italiano?
Eh...un sacco di gente si accontenta di poco. Secondo me bisogna guardare in modo diverso, dipende da dove ti metti, se ti metti in un posto alto ti sembra di stare facendo cose grandi. Io cerco di mettermi in un posto basso perché vorrei sempre guardare verso l'alto. Un po' come quella storia cinese molto famosa in Giappone, di una scimmia ribelle che alla fine stava nella mano del Buddha (N.d.R. Sun Wukong ne Il Re recluso sotto il Monte Wuxing).
Qual'è stata l'ispirazione per questo album?
Semplicemente io scrivo una canzone come respiro. Per esempio la prima canzone si ispira alla mia città di origine o poi nelle altre ci sono cose così...tipo alcune hanno un doppio senso altre no.
In che modo scrivi le tue canzoni?
Prima arriva la musica poi aggiungo il testo, magari la melodia arriva durante il sonno, mentre sto su un autobus o sto suonando...ci sono tanti modi. In una canzone dell'album parlo proprio di questo processo. Poi aggiungo il testo, per me la voce è uno strumento, non sono poetico cantautore.
In che modo l'erotismo si lega alle tue composizioni?
Molto semplicemente, per me non c'è un motivo, io scrivo e canto e mi esprimo. Per me è normalissimo: la nudità è normale, non ne vedo una morale dietro, per me è più imbarazzante nascondere.
Progetti futuri?
Ah puoi scrivere che voglio andare sempre avanti, che voglio migliorare nello scrivere canzoni e stare lontano da ragazze che mi voglio romantico cantautore.
Ilde L.
photo: Jodi McNamara
La seconda fatica di Gun Kawamura venerdì 29 Novembre al Forte Fanfulla
Chi lo ha incontrato per le strade del Pigneto in questi anni lo riconosce e ne apprezza l'originalità, chi pensa di non averlo mai visto è un cattivo osservatore. Un artista Gun Kawamura, la cui sensibilità, umorismo e cura per le cose più semplici lasciano senza fiato, un gentleman in frangetta che poco o nulla detiene o brama e sfugge a qualsivoglia definizione; la sua musica ne riflette il carattere profondo, ironico, giocoso, onirico e allo stesso tempo consapevole. La sua gentilezza spiazza, la sua memoria santifica. Il nuovo album Yaizooma, undici brani scelti con fatica tra le sue composizioni, verrà presentato il 29 Novembre al Forte Fanfulla. In quest'ultimo album Gun riesce a dare carattere ad ogni canzone spaziando su temi diversi e osando nuovi accostamenti: le canzoni parlano della sua infanzia, della natura dei piccoli insetti, di ritratti e quadri, di erotismo e molto altro. Il tutto sempre con spontaneità e coraggio.
Iniziamo dal titolo...
Volevo mettere insieme due cose diverse per far nascere qualcosa di nuovo. Yaizooma è una fusione tra il nome della città in cui sono nato in Giappone (N.d.R. Yaizu) e Roma.
Suoni tutti gli strumenti come nell'album precedente?
Sì, ma per favore non mi parlare di tecnica, io voglio essere apprezzato come compositore contemporaneo, la tecnica non sta al primo posto. All'inizio volevo fare uscire un doppio album ma poi ho pensato di limitarmi a undici brani perché sono già parecchio densi.
C'è una tematica dominante tra loro?
Non penso ci sia, ogni canzone ha un carattere diverso. Presto uscirà il singolo I'm just an option, il video sarà diretto da Jodi McNamara. Questa canzone ad esempio è contro il protagonismo, contro io-ismo: noi siamo un option della natura, tu sei parte di natura, tu sei uguale terra, acqua, cavallo, zanzare, cipolle, siamo uguali, dobbiamo rispettare, semplicemente questo.
Rispetto al primo album pensi che quest'ultimo sia di continuità per temi e stile o che sia diverso?
No, sono due album diversi, io voglio sempre andare avanti.
Che ne pensi della musica indipendente di oggi nel panorama italiano?
Eh...un sacco di gente si accontenta di poco. Secondo me bisogna guardare in modo diverso, dipende da dove ti metti, se ti metti in un posto alto ti sembra di stare facendo cose grandi. Io cerco di mettermi in un posto basso perché vorrei sempre guardare verso l'alto. Un po' come quella storia cinese molto famosa in Giappone, di una scimmia ribelle che alla fine stava nella mano del Buddha (N.d.R. Sun Wukong ne Il Re recluso sotto il Monte Wuxing).
Qual'è stata l'ispirazione per questo album?
Semplicemente io scrivo una canzone come respiro. Per esempio la prima canzone si ispira alla mia città di origine o poi nelle altre ci sono cose così...tipo alcune hanno un doppio senso altre no.
In che modo scrivi le tue canzoni?
Prima arriva la musica poi aggiungo il testo, magari la melodia arriva durante il sonno, mentre sto su un autobus o sto suonando...ci sono tanti modi. In una canzone dell'album parlo proprio di questo processo. Poi aggiungo il testo, per me la voce è uno strumento, non sono poetico cantautore.
In che modo l'erotismo si lega alle tue composizioni?
Molto semplicemente, per me non c'è un motivo, io scrivo e canto e mi esprimo. Per me è normalissimo: la nudità è normale, non ne vedo una morale dietro, per me è più imbarazzante nascondere.
Progetti futuri?
Ah puoi scrivere che voglio andare sempre avanti, che voglio migliorare nello scrivere canzoni e stare lontano da ragazze che mi voglio romantico cantautore.
Ilde L.
photo: Jodi McNamara
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