“A volte mi è capitato di comporre pezzi non adatti al
gruppo, li mettevo da parte, quando mi si è presentata l’opportunità, ho
accettato la proposta di fare uscire un lavoro come solista”. A parlare è Gun Kawamura, giapponese d’adozione romana, da anni chitarrista dei garage oriented Blind Birds,
ma soprattutto artista completo, scultore e pittore, attento
osservatore del mondo attorno, grande competente in materia musicale. Un
personaggio e da oggi anche una piacevolissima sorpresa. Solo per il
titolo scelto – ‘Brutiful’ – meriterebbe il massimo della votazione,
cinque stelle di merito per aver ricordato il nome del terzo album mai
edito dei leggendari glam rocker Silverhead. La band di
Michael Des Barres protagonista di due mostruosi lavori tra il 1972 e
il 1973 da avere anche se sotto sfratto e con gravi problemi di udito.
Detto questo i quasi quarantadueminuti dell’esordio di Gun vivono
incastonati in un’armonia rara, assoluta purezza, caratteristica desueta
da trovare nella maggioranza delle migliaia di produzioni tronfie e
certamente snob che provengono dalla nostra terra tricolore. ‘Brutiful’ è
un mosaico di piccola stravaganza surreale, mai kitsch, mai posticcio,
mai banale, anzi conturbante, lievemente sbilenco, zigzagante nella sua
infinita dolcezza e leggiadria. [****]
Geograph Records, 2012
Emanuele Tamagnini
http://www.nerdsattack.net/?p=42737
Geograph Records, 2012
Emanuele Tamagnini
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