Gene ‘The wheel of need’
(Geograph Records 2014)
A dare retta alla presentazione della Geograph records, Gene sarebbe in realtà (?) il trentatreenne kazako Jevgenij Turovskiy: una giovinezza ungherese (??), un presente berlinese (???), sicuramente una grande passione per Captain Beefhearth (cfr. Hustle blues) e i Pere Ubu (cfr. Her long dress).
Syd Barrett sdentato (cfr. The keys o The christmas is down), in questi dodici frammenti l’ex-sovietico liofilizza un blues acido e scoordinato (cfr. The wheel of need), che presenta alcune assonanze – ma non la logorrea sonica – con alcune produzioni soliste di Matt Elliott (ovvero chitarra acustica più disturbi sonori). L’isolazionismo sonoro è feroce (cfr. la fantasmatica It's lonely, la lancinante Sinterlude), a volte mitigato da un qualche afflato sentimentale (cfr. I remember).
Alieno.